La temperatura e le orchidee
© Patrizio De Priori – 1996 – rev. 2015
Argomenti
- Introduzione
- Tre regimi di tempertura per le nostre piante
Introduzione
Come si può leggere nella scheda Ambiente e orchidee le piante provengono dai luoghi più disparati del globo e quindi le loro esigenze sono strettamente legate all’ambiente in cui vivono.
Le regioni italiane sono situate nella fascia cosiddetta a clima temperato, con temperature variabili da alcuni gradi centigradi sotto lo zero, nel periodo invernale, sino a oltre 30°C nel periodo estivo.
L’oscillazione come si può notare è di alcune decine di gradi.
Le orchidee cosiddette tropicali, cioè quelle che vengono normalmente acquistate in un garden center oppure presso il fiorista vicino a casa, non fanno parte di quella categoria di piante che possono sopportare queste escursioni termiche.
Qualcuno potrebbe affermare che ci sono orchidee tropicali che vivono al di sopra dei 2000 metri, questo è vero, ma in quali Paesi? Forse in Colombia, in Ecuador o in Perù, meglio dire nelle foreste pluviali dove la temperatura per tutto l’arco dell’anno non scende al di sotto dei 5-7°C e non supera i 20-25°C.
Immaginiamo ora di abitare a Milano e di acquistare una pianta come un Ficus benjamina oppure una Kentia belmoreana da piantare in giardino, ammesso che ve ne sia uno sotto casa. Se fosse estate la pianta crescerebbe normalmente, forse un po‘ soffocata dallo smog, ma già in autunno inizierebbe a perdere le foglie e in inverno terminerebbe miseramente il suo ciclo vitale.
Facciamo un’altra ipotesi: acquistiamo una di quelle piante e portiamola in appartamento. Se la ponessimo vicino ad una finestra con buona luce, pur patendo un poco, la pianta si manterrebbe comunque in uno stato accettabile; peggiore sarebbe il caso in cui la collocassimo vicino ad un termosifone oppure lontano dalle finestre.
Qualcuno, più o meno, ha già sperimentato quanto detto. Da queste affermazioni, allora possiamo comprendere che le piante hanno esigenze colturali che devono essere rispettate per non vederle soccombere.
Tre regimi di tempertura per le nostre piante
Lo studio dei climi in cui vivono le orchidee ha condotto gli esperti ad individuare tre fasce di temperature a cui la maggioranza delle specie si adattano molto bene. Esse sono stabilite in base alle temperature notturne di coltivazione; quelle diurne dovrebbero essere superiori al massimo di una decina di °C.
La tabella illustrata si riferisce ai valori ottimali osservati prevalentemente dai coltivatori che commerciano piante o fiori recisi oppure da qualche amatore ben attrezzato. Sono raggiungibili solo con sofisticati sistemi cooling annessi alle serre o all’interno di esse ed oggi sempre più controllati dai computers.
Fredda
|
Intermedia
|
Calda
|
|
Temperatura notturna |
10-12°C
|
12-16°C
|
16-18°C
|
Temperatura diurna |
15-17°C
|
18-22°C
|
23-26°C
|
L’amatore o il neofita avrà difficoltà a mantenere le temperature sia minime che massime, dovrà comunque osservarle almeno in linea generale.
Per questo ed altri motivi, prima di acquistare una pianta è indispensabile conoscerne il luogo di provenienza. Una Phalaenopsis non potrà essere coltivata come un Cymbidium, i coltivatori lo sanno bene, ma la persona comune che compra una pianta nel 99% dei casi non lo sa.
Non è detto comunque che una pianta da serra fredda non possa essere tenuta in quella intermedia.
Ci sono alcune specie che si adattano bene e fioriscono normalmente.
Gli ibridatori, incrociando varie specie, sono riusciti ad ottenere piante splendide sotto ogni aspetto estetico-commerciale (colore, forma, durata dei fiori ecc.), ma non hanno fatto molto nel rafforzamento del patrimonio genetico. Cioè non hanno rafforzato sufficientemente il carattere resistenza, come fanno ad esempio i ricercatori che lavorano sul mais o sul riso. Questi ultimi sperimentano quotidianamente nuovi incroci per ottenere individui migliori non solo sotto l’aspetto quantitativo ma anche rispetto alle esigenze di coltivazione.
Si deve sapere che negli ultimi anni sono state selezionate specie di mais che crescono e producono molto bene anche con condizioni di siccità estreme; hanno inoltre ottenuto varietà di riso che germinano senza dover essere sommerse dall’acqua.
Nella nostra breve considerazione abbiamo trattato due campi molto diversi tra loro, è giusto sottolineare che il ciclo del mais, da seme a fioritura, si compie in un anno, per le orchidee a volte ne occorrono anche sette, perciò prima di ottenere un risultato significativo passa molto più tempo.